4° VMAX  Meeting in Gnarremburg (D)

Diario di viaggio di una gran bell’avventura.

 

GIOVEDI 31 Luglio 2003 ore 17.30 

Solbiate Arno (VA) ritrovo generale.

Emozionante raggiungere il luogo dell’appuntamento e trovarvi sette Vmax, tirate a lucido pronte per la partenza.

 

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E’ stata una vista che ha suscitato una forte emozione, questo tipo di gioielli, non capita certo tutti i giorni di poterli ammirare.

Bevuto l’ultimo caffè, fumata l’ultima sigaretta, e accesi i motori, ha finalmente preso il via il tanto atteso e temuto viaggio per il nord Europa.

Destinazione Gnarremburg, a circa 25 km a Nord di Brema e a circa 20 km a sud del Mar del nord.

Meta finale la località di Brillitt, dove si è tenuto uno dei raduni vmax più importanti.

Così dopo aver accuratamente studiato il percorso, azzerato il contachilometri e fatto il pieno,

siamo partiti.

 

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Solbiate A., Induno O. dogana del Giaggiolo, Bellinzona, il Tunnel del S. Bernardino e via, via sempre rigorosamente rispettando i limiti di velocità fino a Bregenz, da dove siamo entrati in Germania e sostato per la notte.

Attraversare la Svizzera quando si hanno mezzi potenti e grintosi come le vmax, più che un piacere, è una tortura; ma non rispettare i limiti potrebbe costare veramente molto caro.

In compenso, lo splendore del paesaggio ha notevolmente mitigato questo senso d’impotenza e nullità che il continuo controllo del contachilometri c’incuteva.

La tappa/sosta rigenerativa, a suon di cotolette impanate e patatine fritte, ha riportato  il buon umore e il sonno ristoratore ha ricaricato le batterie che ormai  erano praticamente a zero.

 

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VENERDI 01 Agosto 2003

Veramente molto bello aprire gli occhi al mattino in una cameretta mansardata, dopo aver dormito in un soffice lettone, guardare fuori dalla finestra e vedere dei prati verdi illuminati da un sole sfavillante.

Il buon umore inizia a riempirti la mente, se poi si aggiunge una fantastica colazione e il piacere della compagnia, l’intero tuo essere sprizza energia e felicità.

 

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Risaliti così sulle nostre moto, siamo ripartiti per quel di Gnarremburg, 800 km. più a nord. Cosa sono 800 km in un paese dove i limiti sono facoltativi e viaggi con una Vmax: Niente!!!

Così macinando km su km abbiamo piano, piano, soste carburante, panini e controlli di polizia compresi attraversato la Germania e raggiunto giusto per l’ora di cena il luogo del raduno.

 

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Cena più che meritata, dopo la disavventura occorsa sull’autostrada tedesca.

Si, si, proprio una brutta disavventura, perché la gomma posteriore della Vmax del buon V-Jin si è forata e come se non fosse stato sufficiente, si è bucata in un tratto d’autostrada tutta curve dove pochi metri di distanza l’uno dall’altro, sono più che sufficienti per nasconderti alla vista della moto che ti precede.

 

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Non vederlo più nello specchietto, nonostante il forte caldo, ci ha raggelato il sangue. Mille pensieri nell’attimo di un secondo ci hanno attraversato la testa.

Grande invenzione il cellulare, sono in queste situazioni che lo apprezzi enormemente. Due telefonate e appurato che lo sfortunato Vmaxers stava bene e localizzato a quale chilometro si era fermato, è stato sufficiente chiamare la polizia, e nell’arco di un paio d’ore il problema si è risolto.

 Trovare assistenza e disponibilità totale lontani da casa, in un paese del quale non parli la lingua è veramente bello, questo fa veramente la differenza tra un paese e un grande paese.

Sistemata così la ruota, il viaggio è poi proseguito velocemente e quando finalmente siamo giunti a Gnarremburg tutta la stanchezza e la tensione si è d’incanto volatilizzata.

 

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Dopo aver preso possesso delle nostre camere e cenato, abbiamo raggiunto il luogo del raduno dove una sorpresa di benvenuto aspettava tutti i partecipanti.

Una polpettina a base di carne di pesce, (rimane ancora un mistero la sua preparazione) da “gustare” con una specie di grappino che si poteva tranquillamente utilizzare al posto della V-Power per incrementare la potenza del motore.

Un benvenuto decisamente da “urlo”.

Ingerito così l’aperitivo di benvenuto (così l’hanno chiamato loro) scattata la foto e pagato l’accesso, siamo entrati all’interno dell’area dedicata al raduno vero e proprio.

Entrare in quell’area e avere così le prime visioni, è stato un attimo. Ecco le vmax, quelle vere, quelle cattive, tutte con le ruote posteriori da 17”. Un sogno.

Ecco purtroppo far capolinea la stanchezza, così dopo una rapida occhiata alla cartina per capire quale via seguire per ritornare al centro abitato, siamo partiti per però perderci e girovagare così per almeno 30 minuti nel buio più assoluto, prima di ritrovare la via giusta e il letto.

 

 

SABATO 2 Agosto 2003 

Giornata dedicata per intero al raduno, dopo un’abbondante colazione.

Visto l’aperitivo di benvenuto che c’era stato offerto la sera prima, un certo timore c’era, cosa ci avrebbero propinato per colazione?

La curiosità mischiata ad una buona dose d’ansia si faceva sentire, più ci avvicinavamo al  patio,  dove il buffet ci  attendeva. Un attento esame ci ha rassicurato. Il latte e il caffè c’erano, la marmellata, il burro e le uova sode pure, il formaggio, l’affettato che ricordava più un arrosto piuttosto che il prosciutto anche. Ma la carne cruda tritata con sopra le cipolle crude pure tritate, proprio ci ha colto alla sprovvista. 

Unico a non deludere le aspettative della padrona di casa che gentilmente ci aveva preparato tante cosine buone, è stato il Malefiucs, che nonostante le nostre grida di disapprovazione, ha voluto assaggiare la “prelibatezza” germanica. Gli sarà piaciuto? Questo rimarrà un mistero, sì perché non ha fatto il bis, cosa strana per lui e non ci ha voluto assolutamente esprimere le sue opinioni.

Così, dopo aver dato fondo al buffet/colazione in gruppo siamo andati al raduno, e lì sotto la luce del sole abbiamo potuto rimirare quanto di meglio c’era.

 

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Le moto, i preparatori con in esposizione le novità per il 2003/2004 gli stand con i gadget ricordo, magliette personalizzabili, spille, adesivi, patch nulla è stato lasciato al caso.

 

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Si è analizzato fin nei più piccoli particolari i prodotti esposti di B.R.M,

 

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azienda leader nel sottore per le sue preparazioni, sia estetiche che tecniche, come il suo serbatoio da 21 litri in sostituzione a quello originale da 15 litri, le coppe dell’olio maggiorate, da 1 a 3 kg di capacità in più, per moto che hanno subito lavorazioni alla testa o elaborazioni al limite del propulsore e dunque con conseguente problemi di surriscaldamento del motore stesso, MOTEC TUNING con uno stand a dir poco sbalorditivo, infatti oltre a illustrare le sue produzioni “classiche” cioè i vari accessori per migliorare l’estetica, ha esposto un forcellone ricavato dal pieno con ruota derivata da un cerchio Mercedes da 250” con cerchio da 18’ad un prezzo da circa 5000 euro ,ma con l’omologazione compresa; in Germania si può; questo ed altro!

 

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RUBY MAX, altro preparatore tedesco, dove ha esposto una decina di sue creazioni, Vmax tutte rigorosamente di colore nero e di gusto teutonico.

 

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Altre aziende   leader nel settore, hanno promosso il loro campionario, ma la parte più avvincente, come era logico aspettarsi, è stata la prova sul banco, infatti,  parecchi Vmaxer si sono messi in fila per aspettare il loro turno a lanciare la loro moto al massimo dei giri, con conseguente discussione per tutta la giornata sui valori raggiunti.

 

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Analizzando il tutto, è evidente che i preparatori tedeschi sono all’avanguardia in fatto di special tuning, ma hanno anche una legislazione molto permissiva che gli permette di modificare quasi tutte le parti di una moto e questo genera una creatività che da noi è impensabile, dato la poca comprensione e forse professionalità che l’ufficio del PRA ha nei riguardi d’alcune specifiche tecniche essenziali, come l'utilizzo dei cerchi da 17’ anzichè da  15’, l’aumento dell’interasse e le variazioni estetiche, dalle luci di direzioni dette comunemente “frecce”, alle targhe laterali.

Tutto questo minuzioso lavoro ha ovviamente messo una gran fame.

La sosta pranzo è stata decisamente molto istruttiva, ci ha permesso di gustare uno dei piatti tipici tedeschi. La bistecca cotta sulla griglia grande almeno il doppio delle nostre, servita con tanto di patatine fritte, insalata mista e salsine varie visto che l’olio e l’aceto sono degli sconosciuti.

Nel rientrare al raduno, abbiamo incrociato i partecipanti al motogiro, vedersi passare davanti ininterrottamente centinaia di moto è stata un’esperienza entusiasmante, adrenalinica, unica.

 

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Il resto della giornata, come la mattinata è stato dedicato al raduno. Giochi, premiazioni,

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musica, e tante chiacchiere con altri vmaxers sulle proprie moto e sulle varie elaborazioni fatte o fattibili.
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Tra gli ospiti importanti presenti al raduno, il responsabile della Yamaha Europa, un giapponesino piccolo, piccolo che quasi non si notava.

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L’arrivo della notte, ha segnato il top della festa, ormai i partecipanti avevano raggiunto il punto giusto di “maturazione” per apprezzare il concerto rock e successivamente lo streap-tease che ha portato a livelli altissimi l’euforia complessiva.

 

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La festa è poi continuata per l’intera notte, con musica no-stop che solo i più “duri” sono riusciti ad ascoltare fino alla fine.

 

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DOMENICA 3 Agosto 2003

Ore 09.30 Sveglia e colazione senza indugi, il viaggio per il rientro ci attendeva. La sosta per la notte questa volta era prevista in Foresta Nera  e la strada da percorrere era tanta.

 

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Salutata la famiglia che ci ha ospitato, abbiamo imboccata così la via per il ritorno.  Inaspettatamente però  altre emozioni ci attendevano lungo la strada.

Alle piazzole di servizio, dove ci fermava per il rifornimento carburante, ecco la sorpresa. Molte vmax in sosta per lo stesso motivo; tanti mini raduni che si sono così improvvisati lungo l’autostrada.

 

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Macinando così chilometro su chilometro, piano, piano, abbiamo attraversato la Germania, per giungere in serata a Niederwasser, un’amena località proprio nel cuore della Foresta Nera, tra Triberg e Homberg, e il Gastehause dove erano state prenotate le camere  per la notte.

Il tempo di una bella doccia rinfrescante e in pochi minuti eravamo già tutti con le gambe sotto al tavolo. La fame si faceva sentire,  e l’idea di poter gustare tante cosine buone ci ha fatto ritrovare delle energie che pensavamo ormai esaurite.

 

 

LUNEDI 4 Agosto 2003 ultimo giorno, del raduno vmax ormai, rimangono le foto e le emozioni nel cuore. Il grosso dei chilometri era stato percorso e tra Niederwasser e casa ci separava solo la Svizzera.

Pochi di per se i chilometri da percorrere ma purtroppo a velocità strettamente controllata. Sapendo di potercela prendere comoda, ci siamo così goduti nel massimo relax la mattinata. Colazione tardi, una passeggiata, e qualche acquisto/ricordo nel negozio di souvenir.

 

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L’ora della partenza, implacabile, ci ha fatto capire che le scuse per trattenersi erano terminate; così, percorrendo la strada panoramica,

 

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Impossibile da percorrere per le moto. La temperatura era di 50° ed essendoci il limite di 80km/h significava 20minuti a 50° roba da fondere il motore e da collasso.

Così abbiamo preferito percorrere il passo, decisamente più panoramico e soprattutto, fresco.

Ultima foto di gruppo e questa volta senza più soste, abbiamo ripreso la via per casa.

 

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L’arrivo al confine italo/svizzero, ha significato la fine delle nostra gran bella vacanza,  quattro giorni intensi e divertenti, che con i saluti, si è purtroppo definitivamente  conclusa. Ora le vacanze estive ci attendono.

 

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