12 - 13 MAGGIO - LIONE 2006
 

Dopo aver “invaso” le terre di Germania, Svizzera, Olanda, Austria e Repubblica Ceca, il VMAXMANIAC non poteva minimamente pensare di non partecipare ad un raduno in terra francese; circostanza che si è presentata lo scorso 12 e 13 maggio grazie ai ragazzi del VMAX CLUB RHONE ALPES che hanno  organizzato  il loro primo vmax meeting in Lione

 

La partenza è stata quasi da caserma, con il ritrovo all’alba per la maggioranza dei partecipanti alla barriera dell’autostrada MILANO/TORINO.

Lungo il percorso, si sono aggiunti altri Vmaxer, per proseguire così il viaggio tutti assieme e arrivare al traforo del FREJUS con il gruppo al completo.

 

Il tempo per tutto il viaggio è stato clemente, niente acqua ma solo nuvole.

In terra francese , nel scendere dalla alpi alla pianura e arriva  a Chambery , abbiamo passato parecchi “radar “ per il controllo della velocità, ma noi ligi alla legge, abbiamo, nel limite del possibile, cercato di rispettarla.

Arrivati a Lione e dopo aver depositato i bagagli in albergo, ci siamo diretti nel luogo dove si teneva il raduno, entrare al raduno e diluviare è stata la stessa cosa!!

 

 

Dopo aver parcheggiato le nostre moto, la fame si è manifestata in tutta la sua forza.

Che fare? La cucina del  ristorante  sul quale si appoggiava il  raduno era chiusa.

Il fatto che fosse in corso una manifestazione motociclistica era irrilevante; la cucina osservava un ferreo orario per la ristorazione ( mai visto in nessun evento motociclistico…) e noi; guarda caso, eravamo in ritardo di quasi un’ora.

Oltre alla fame che cresceva, un forte disappunto ha iniziato a farsi spazio nei nostri cuori, quando qualcuno ha proferito le paroline magiche: “andiamo al  MC Donald”.

Certo! Perché non averci pensato prima! E’ sempre aperto 24 ore su 24 e cosa importante i panini che fanno sono anche buonissimi.

Chieste le coordinate per raggiungere l’ubicazione della nostra salvezza, in un baleno ci siamo trovati seduti ai tavolini del fast food, di fronte ai mega panini che con la fame che ormai incalzava ci sembravano anche più succulenti del solito.

Non ci siamo certo accontentati di un solo panino a testa. Chi ne ha ordinati subito tre,  chi anche quattro, giusto per  tenere a bada la fame quel tanto per riprendere in mano la situazione.

Ma il bello non è finito con l’arrivo al MC Donald.

Con grande stupore ci siamo accorti che anche i vmaxisti del  belgio, molti tedeschi e anche parecchi  olandesi hanno seguito il nostro esempio e davanti all’ingresso del centro commerciale, nel giro di pochi minuti, ha avuto inizio un raduno vmax  “alternativo” di sole vmax estere! (foto parcheggio centro commerciale)

 

 

Uno spettacolo originale e insolito, soprattutto per l’effetto che tutte le moto avevano sulla gente che entrava ed usciva. Quasi tutti si fermavano per ammirare da vicino “queste strane moto” una diversa dall’altra, mai viste fino ad ora in quel luogo!

 

Rientrato l’allarme fame,  abbiamo fatto ritorno al raduno e questa volta sotto un timido sole che ci ha permesso di partecipare al raduno con più coinvolgimento.

Parcheggiate le nostre moto in bella mostra

 

abbiamo iniziato a girovagare nel parcheggio alla ricerca di qualche special made in france.
Considerando che la Francia è la patria delle Vmax,  ad un loro raduno ci si aspetta sempre di trovare qualche esemplare particolare, con elaborazioni fuori dal comune e inconsuete qualcosa di speciale; qualche moto che non hai ancora visto e che pur fantasticando non riesci ad immaginare e che quando la vedi ti lascia  meravigliato e ti fa esultare per la magnificenza.

 

Con questa curiosità abbiamo girato in lungo e in largo il parcheggio,  quando ad un certo punto eccola! Una vmax che come immaginavamo ci hanno tolto il fiato e ci hanno lasciato senza parole. Questa volta le nostre aspettative sono state appagate al massimo!

 

A parte lei, le altre rispecchiavano in pieno lo stile francese classico del tunning, a differenza di quello tedesco più streetfighter e  imponente!

 

 

Il tempo e passato comunque velocemente; molto piacevole è stato  gruppo rock che suonava, e altrettanto interessante  è stato il “concerto” offerto dalle marmitte non originali delle numerose vmax locali, dal sound al limite del codice della strada.

L’estrazione dei biglietti vincenti  della lotteria, indetta dal club ospitante, ha catalizzato l’attenzione di tutti, non tanto per i premi ma per la ragazza che aveva il compito di estrarre i numeri fortunati.

 

Arrivata sera siamo rientrati in albergo, per concederci qualche attimo di riposo prima della cena che si è tenuta in un ristorante “tipico” francese, una classica “bracieri” dove tra birre, bistecche e altre golosità si è fatta notte fonda.

Il randevou per la partenza del giorno  dopo era stato fissato per le 10.00 della Domenica.

Concluse le ultime formalità con l’albergo e ultimati gli ultimi controlli il gruppo era pronto per il rientro in Patria, (foto parcheggio) sempre via  Frejus.

 

 

Il tempo questa volta era splendido, neanche una piccola nuvola fino all’orizzonte.

L’autostrada poi, cosa  incredibile era completamente deserta, solo le nostre moto  in fila indiana. Che spettacolo!

Un  serpente di Vmax che si muoveva sinuosamente lungo la lingua asfaltata incuneata tra le montagne;  semplicemente fantastico.

Tutto questo ripagava abbondantemente anche  il maltempo subito al sabato pomeriggio.

 

 

Per essere stato il primo raduno del VMAX CLUB RHONE ALPES direi che è stato all’altezza delle aspettative, un raduno piccolo, locale ma “genuino”.

Sono stati due giorni che si ricorderanno positivamente per molti motivi: per l’aggregazione ormai  più che consolidata all’interno del VMAXMANIAC, per la bella compagnia, per la prima partecipazione  di nuovi componenti del club particolarmente attivi, per la bellezza delle strade percorse e soprattutto perché abbiamo avuto la possibilità di vedere e conoscere le Vmax e i Vmaxer francesi , difficile da incontrare in numero consistente al di fuori dei loro confini nazionali.