DOLOMITI TOUR 12÷14 GIUGNO 2009

 

Volete sapere in sintesi com’e andato il tour dolomitico organizzato da Paoul?

Bene, anzi: benissimo!

In tre parole: moto,  sole estivo e cibo degno del girone dantesco dei golosi.

Considerando che quest’estate è notevolmente piovosa, che di fine settimana belli fino ad ora, ne abbiamo visti ben pochi, trovare una giornata tipicamente estiva, con un sole talmente intenso da indurre a cercare l’ombra, è veramente una situazione eccezionale.

Una giornata così speciale, in montagna poi è veramente difficile da trovare.

 

 

Ma perché proprio questo week-end l’abbiamo passato nella terra dello speck e dei canederli?

Semplice, perché com’è ormai abitudine consolidata da tempo, i vmaxisti tedeschi negli anni dispari, passano alcuni giorni di ferie propri qui, in Alto Adige.

Una terra bellissima, che offre itinerari spettacolari, temperature mediterranee, cucina tipica e cosa importantissima, dove si parla il tedesco, gran cosa indubbiamente dal loro punto di vista.

Con questi presupposti, come si fa a non correre, quando si è invitati.

Ceeerrrrrrto che si corre.

L’itinerario ad anello proposto quest’anno da Paoul, l’organizzatore e interprete, ha avuto inizio a Caldaro (poco a sud di Bolzano) punto di ritrovo, il cortile del Gastehouse che ha ospitato per questo periodo di vacanza parte del gruppo tedesco.

Un veloce briefing generale e dopo aver dato gas ai rombanti motori delle vmax è bastata un'accelerata e si è dato il via al tour.

 

Questo primo pezzo è particolarmente suggestivo, la strada inizia subito a salire decisa e lasciato il centro abitato si nasconde nella fitto bosco di abeti in un susseguirsi di tornanti, fino a raggiungere il costone roccioso a strapiombo sulla valle; la vista è spettacolare, giù in fondo alla valle il lago di Caldaro incastonato tra vigneti e filari di meli.
La strada è letteralmente strappata alla roccia, nessuna via di fuga, non un'area di sosta o uno spiazzo presenti, non ci si poteva assolutamente distrarre; alla nostra destra la parete rocciosa mentre alla nostra sinistra, il muretto di protezione che delimita la strada dallo strapiombo, improvvisamente un brivido gelido scorre lungo la schiena, un ultimo sguardo e si prosegue.
Si scavalca il passo della Mendola e si prosegue scendendo verso la Val di Non.
In lontananza, il lago di Santa Giustina
e ovunque filari di mele; si prosegue, un bivio, un altro, si seguono le indicazioni per la Val d’Ultimo (Ultental) bella, bellissima, fino a San Pancrazio, un piccolo borgo che sorge su di una terrazza panoramica.

Ci fermiamo nella piazzetta giusto il tempo per qualche foto ricordo e per una birra fresca, alle 13.00 dobbiamo trovarci con altri ragazzi,  alla Forst di Lagundo (vicino a Merano) per pranzare tutti assieme, non possiamo certo arrivare in ritardo, non è carino, c’è il rischio di ……non trovare più le salcicce e i wurstel.

 

Giunti alla Forst ci siamo precipitati subito ai tavoli, la sete e la fame incalzavano prepotentemente.

Letto il menù ecco sorgere tanti dubbi, cosa prendiamo? Il menù è ricco… troppo ricco! Dobbiamo stare leggeri, siamo solo a metà del giro…. bisogna evitare che poi subentri la sonnolenza.

Si decide quindi per un piatto leggero…. grigliata mista per tutti!

 

DA DOVE INIZIO?!?!?

 

Come volevasi dimostrare…. lo spirito è forte ma la carne è …. golosa…. tutto si è fatto fuorché stare leggeri, come si poteva…. era tutto veramente succulento, impossibile trattenersi.

Terminato il “pasto frugale” e dopo aver bevuto una caraffa di caffé a testa, abbiamo ripreso le moto per proseguire il giro, meta Caldaro passando per il passo Palade e transitando nuovamente per il passo della Mendola.

 

Ripercorrere il tratto fatto il mattino, questa volta in discesa, è stato certamente più emozionante.

Questa volta alla nostra destra non c’era la roccia, ma lo strapiombo ……. ovvio sconsigliato guardare giù se si soffre di vertigini.
A Caldaro il tour è iniziato e a Caldaro si è concluso.
Con l’ultima foto, e la promessa di rivederci quanto prima la bellissima giornata si è ufficialmente conclusa,
una giornata  che sarà ricordata non solo per i maestosi paesaggi, il sole, la moltitudine di moto incrociate lungo le strade percorse, per l’eccezionale grigliata assaporata alla Forst, no, sarà ricordata anche perché nel tratto di SS42 che collega il passo della Mendola a Caldaro, siamo stati sorpassati da alcune biciclette; incedibile ma vero!!!